DESITA presenta le Neonate: startup del food ad alto potenziale di sviluppo.

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Ogni cammino inizia con il primo passo…

Tutte le grandi imprese sono state prima piccole e le loro storie si tramandano come esempi di intuizione, visione strategica e ascolto del mercato.

La rubrica “Neonata” da noi curata per Retail&food da gennaio 2018, che negli ultimi mesi ha gettato uno sguardo sul futuro: identifica, analizza e racconta i food concept italiani ad alto potenziale di sviluppo che, ad oggi, hanno aperto un massimo di due o tre punti vendita. Il proposito è stato ed è proprio quello di valorizzare le buone idee di business ancora prima dei format e della diffusione a catena.

Ora questa ricerca è diventata una proposta concreta e tangibile al prossimo Mapic Food.

DESITA presenta 6 concept, 6 neonate ad alto potenziale di sviluppo.

L’idea parte da alcuni concetti chiave nella ristorazione attuale:

La grande infedeltà dei consumatori ai brand e a catene di ristorazione

La richiesta del mercato di poter proporre sempre idee nuove

La presenza di molte proposte concept nelle città italiane che però non hanno la forza ed il rigore di dar seguito a quelle che si chiamano operation differenziando obiettivi ed azioni e quindi allo sviluppo

La «customer centricity» e l’experience oggi sono parole che spesso sono lasciate vuote di significato e di modelli esperenziali reali e concreti.

– La difficoltà nei processi di internazionalizzazione.

Partendo dal presupposto che attualmente il “concept è morto”, perlomeno come veniva inteso anni fa, ciò che porta alla crescita oggi è l’approccio al business, ovvero partire dai numeri per arrivare ai numeri, nonché la preventiva strutturazione anche delle piattaforme logistiche e digitali.

La ricerca di DESITA propone al mercato alcuni concept che hanno in sé il giusto mix tra idea, prodotto, facilità di replicabilità, risultati economici potenziali e che partono soprattutto da un’impostazione che coinvolge il modello del business ancor prima di ogni altro aspetto. Tutte e sei le proposte hanno inoltre un significativo bagaglio di valori e contenuti da raccontare e con i quali ingaggiare lealmente il proprio cliente.

Perché se non c’è un “problema da risolvere”, non può esistere la risposta a esso.

Un po’ come accade nel mondo delle startup che hanno come unico obiettivo la famigerata beautiful exit, ma non c’è un vero “buco” da colmare con la propria iniziativa.

Ecco, se nella mente di chi guida il concept, la strategia è funzionale a mettere in pratica una visione, allora è efficace. Diversamente rimane l’ennesima pianificazione fine a sé stessa o finalizzata a compiacere la smania numerica dei burocrati dell’accoglienza.

Un po’ come quando si identifica un segmento di mercato facendo leva solo sui numeri e non per reale potenzialità di sviluppo. Questo succede anche nel mondo del F&B in quanto molte delle nuove aperture non si pongono davvero la domanda di qual è il loro “buco” – leggi posizionamento – a cui ambire, coprire e soddisfare.

Da questo punto di vista DESITA ha analizzato le realtà Neonate oltre che dagli accademici indicatori di valutazione anche da un punto di vista d’innovazione, affidando al tema “innovazione” il significato di essere quella parte dell’attività di un’azienda da cui arriverà il guadagno futuro.

Pubblicato su Retail&Food di maggio

Il successo a volte è misterioso.

Le aziende che hanno avuto successo partendo da zero hanno trovato terreno fertile proprio perché non c’era prima un prodotto un servizio nuovo che nessuno aveva mai visto.

Questa visione si scontra con il reale impatto della strategia sulla competitività di un’azienda.

Infatti, le tre tecnologie recenti che hanno avuto il maggior impatto sul mondo contemporaneo, il computer, internet e il laser non furono pianificate, previste e apprezzate al momento della loro scoperta, continuando a non esserlo per molto tempo.

Attualmente con gli strumenti in dotazione oggi è sempre meglio verificare se ci sono potenzialità e dove si possono sviluppare maggiormente queste idee e potenzialità senza buttare all’aria sogni e progetti perché mancano di concretezza? Sviluppare il proprio progetto direzionandolo ad un target elettivo? Ad un pubblico preciso, in un Social definito?

La domanda di acquisto è sempre più probabile nell’ambiente più idoneo.

Di startup innovative ne è ormai ricco il mondo ma quante di queste riescono a passare 4 anni?

Io credo che di geni ce ne siano pochi ma sicuramente sapevano bene cosa volevano e dove volevano arrivare con le proprie capacità non importa se dal garage ma credevano veramente nella loro idea “vincente” perché innovativa e utile. Hanno avuto l’idea innovativa giusta, nel momento giusto, nel posto giusto e soprattutto più che al prodotto, alla cucina, all’arredo, ecc, hanno guardato alla cassa così come fanno i format internazionali perché mentre noi italiani guardiamo al prodotto gli stranieri guardano ai numeri…e vincono.

Oggi essendoci possibilità e conoscenze perché non sfruttarle ulteriormente, anche con l’aiuto dei dati, convinti che ogni morso porti con sé un’emozione e ogni emozione genera dei dati che vanno “presi”.

DESITA presenta iniziative che prima di lanciarsi si sono poste le giuste domande e hanno tentato di darsi le migliori e più nuove risposte fosse anche solo anche di come fare a guadagnare proponendo sempre il miglior hamburger della città.

Vi aspettiamo al Mapic Food. Stand FB.T.01, FB.T.07, FB.T.08

 

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