Franchising: superare la crisi del terzo punto vendita

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Quando un potenziale cliente non riesce immediatamente ad inquadrare la differenza tra Desita e uno studio di architettura, un arredatore, una società di marketing o un general contractor, lasciamo che siano i nostri i nostri numeri, i progetti e le nostre esperienze a raccontarlo. E, ogni volta, anche noi prendiamo sempre più coscienza di quanto sia imprevedibile ed eclettica la realtà imprenditoriale del nostro Paese (specialmente perché possiamo fare confronti con quella di altre nazioni!) e di come le richieste e le esigenze di chi desidera affermarsi nel mondo della ristorazione siano difficilmente standardizzabili e abbiano bisogno di risposte ultra-personalizzate.

Questa è una delle nostre emblematiche case history:

Gianni (nome di fantasia) fa il biologo e ha sempre avuto una grande passione per il mondo del cibo, nonché l’ambizione di cambiare professione e cambiare vita. Attraverso alcune sue conoscenze, entra in contatto con un Franchising francese e, senza avere alcuna particolare esperienza o alcun aiuto, riesce ad ottenerne la fiducia e ad aprire il suo primo punto vendita, sfruttando, così, la presenza di un format già esistente, seppur sconosciuto in Italia. 

Le cose sembrano andare abbastanza bene e Gianni decide di spingere sull’acceleratore di questa opportunità per consolidare il suo nuovo ruolo: punta sullo sviluppo a catena e, dopo qualche anno, apre altri due punti vendita, uno diretto e uno affiliato. A questo punto della storia cominciano i problemi: la gestione dei locali di proprietà, il supporto all’affiliato e le azioni di sviluppo risultano estremamente complicati poiché non strutturati. Dalla Francia non arrivano grandi aiuti, le attività da svolgere sono troppe e si accumulano pesanti ritardi che portano, tra l’altro, l’affiliato a lamentarsi, con relativo impatto negativo sugli incassi. 

Quando incontro Gianni è molto preoccupato, confuso, ma anche impreparato: conosce poco il settore né suoi aspetti tecnici e non sa valutare se sarà necessario coinvolgere dei soci o chiudere i punti vendita che non riesce a gestire, rinunciando ai suoi sogni o, addirittura, rinunciando a quel tipo di business.

La situazione di Gianni è tutt’altro che rara: è frequente, in Italia, questo lanciarsi nel vuoto, partendo da conoscenze limitate, per poi “vedere come va” e ritrovarsi invischiati in situazioni caotiche, in cui non si sa più come muoversi e, soprattutto, è arduo diagnosticare cosa occorra per rimettersi in carreggiata e proseguire il percorso in modo economicamente sostenibile.

Dopo una fase di studio ed analisi, abbiamo fornito a Gianni una rappresentazione puntuale dello stato del suo business ed un primo piano operativo a medio e lungo termine da realizzare attraverso il nostro servizio di Master Service Provider.

In qualità di Master Service Provider offriamo una consulenza specifica continuativa e verticale per consentire al prospect di strutturarsi e affrontare al meglio le necessità proprie ed altrui: dalla gestione della food chain al marketing fino alla messa a punto di un efficiente sistema di crescita in logica di replicabilità, riducendo tempi ed investimenti.

Oggi Gianni e Desita stanno lavorando all’acquisizione del quinto affiliato in una sinergia tanto funzionale quanto divertente e di successo.

Come sempre, ringraziamo chi si fida di noi.

Richiedi una consulenza gratuita info@desita.it

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