Desita esalta il concept dell’ospitalità all’Euroshop 2020

“Le quantità si competono lo spazio, le qualità si completano a vicenda” Dietrich Bonhoeffer

Per chi, come noi, frequenta fiere da molti anni, in tutto il mondo, sono familiari le riflessioni su quanto sarà grande lo stand, dove sarà posizionato o che tipo di design utilizzare per risultare più accattivanti o visibili.

Sono quesiti leciti, naturalmente, eppure, a volte, presi dal desiderio di stupire a tutti i costi, di generare il cosiddetto “effetto wow!” si rischia di perdere il contatto con un aspetto fondamentale del fare business (specie ai giorni nostri): l’originalità fine a se stessa lascia il tempo che trova se non inserita in considerazioni strategiche più ampie.

Diventa, quindi, essenziale approfondire il rapporto tra la propria identità professionale e la complessità di un mercato che, al netto dei numeri e dei trend, è sempre fatto di persone, con il loro bisogno di sentirsi accolte, speciali, uniche e di vivere occasioni memorabili.

In sintesi: non si tratta (solo) di raccontare un catalogo di prodotti e servizi, ma di proporre un’esperienza, anche laddove non parrebbe indispensabile.

Ne abbiamo avuto ulteriore conferma all’EuroShop, fiera di riferimento mondiale del Retail, uno dei più importanti palcoscenici del settore, dove Desita – in collaborazione con Grottini, Grottinilab, Mumo (ora Miksy) e Brain Propaganda – ha partecipato portando la propria competenza distintiva: creare luoghi e situazioni di pregiata convivialità, ad elevata componente esperienziale, valorizzando l’intrinseca capacità del cibo di creare “connessioni” e da lì, generare opportunità di business.

Presso l’Agorà – questo il nome dato allo stand, con un preciso richiamo al concetto di “piazza” come punto di incontro e confronto – è stato creato uno spazio caratterizzato da pareti traforate prodotte con stampa 3D, prediligendo materiali sostenibili e ponendo al centro un grande ulivo.

Abbiamo evitato il consueto bancone di servizio con il barman e puntato su minuscole macchine del caffè a cialde messe a disposizione per i momenti d’incontro con gli ospiti, esaltando, così, la bellezza di un gesto amicale, intimo, quasi, utilissimo per creare un primo livello di “contatto”, tipico di circostanze ben più raccolte e riservate.

Inoltre, per dare sollievo alla gola di chi trascorreva intere giornate a dialogare – e anche come proposta di concept – Desita ha portato una gelateria smart di soli 4mq, con 2 mantecatori sul banco e cinque carapine riempite di gelato fresco ogni mattina e, soprattutto, la possibilità di personalizzare al massimo il proprio gusto nebulizzando speciali fragranze prodotte in collaborazione con Mumo.

Scelte apparentemente piccole, in grado, però, di generare quella curiosità e quella magia che ogni imprenditore vorrebbe vedere nei propri locali, specialmente quando si tratta di sviluppo in Franchising, il cui imperativo è quello di distinguersi fortemente dai competitor e da chi si “limita” a servire cibo, senza studiare quel qualcosa-in-più che potrebbe garantire maggiore successo.

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