Entriamo ogni giorno in contatto col concetto di food: ci vengono subito in mente appassionati di cibo – i foodies – blogger e siti dedicati, chef che ormai sono delle celebrità, locali e ricette da provare, mentre il termine foodservice è un po’ meno familiare per i non addetti ai lavori.
Si tratta di quella filiera economico-produttiva che riguarda la ristorazione non solo in senso alimentare, ma come contesto più ampio: dalle attrezzature alle normative, dai macchinari al marketing, dalla brand identity al servizio, dalle strategie di delivery ai processi di internazionalizzazione.
Il progetto “women in foodservice” intende raccontare la professione, i percorsi, i pensieri delle imprenditrici, le manager, le PR e le esperte in comunicazione che contribuiscono in modo determinante al successo di questo mercato in continua evoluzione.
Valeria Ongaro di GICO, ci ha raccontato un po’ del suo mondo.
Qual è stato il suo percorso e di cosa si occupa esattamente?
Porto avanti con grande passione e cuore l’attività fondata da mio padre Luigi nel 1971. Partendo da una formazione di tipo amministrativo-finanziario, la mia crescita professionale si è fatta strada attraverso tutti i settori dell’azienda, fino ad assumerne la Direzione Generale nel 2010. La passione personale per l’arte, il bello e l’innovazione tecnologica, mi vede ancora in prima persona a seguire tutto quello che concerne immagine aziendale e comunicazione di prodotto.
Quali sono le principali competenze – relazionali e tecniche – che una professionista dovrebbe acquisire per ricoprire il suo ruolo?
Vivere in prima persona i diversi ambiti aziendali è fondamentale per conoscerli sia dal punto di vista operativo che strategico. Per saper guidare un team ci vogliono allo stesso tempo umiltà e determinazione, con una spiccata propensione alle novità, una particolare attenzione ai dettagli e alle persone.
Il fatto di essere donna ha inciso sul suo percorso di carriera? Se sì, in che modo?
Sono certa che il fatto di essere donna ha influenzato il mio percorso, il ruolo di Direzione Generale è solitamente a capo di figure maschili – in modo particolare nel settore metalmeccanico e nella zona del nord-est. Ho avuto un padre straordinario dal quale ho imparato moltissimo, ma con la cui immagine ho dovuto molto competere per differenziarmi e valorizzare il mio lato femminile. Lavoro sodo ogni giorno per portare in azienda e nel mercato le cose in cui credo fortemente: bellezza, design, cura del dettaglio e attenzione alle necessità delle persone.
Che cos’è per lei il “successo”?
La più grande soddisfazione è la conferma di avere dei clienti soddisfatti, sapere di aver contribuito a migliorare il loro lavoro di tutti i giorni, e che in questo modo diventino loro stessi i nostri più importanti testimonial.
Qual è l’aspetto più interessante della sua attività?
Il mondo delle cucine professionali è affascinante perché mette in contatto personalità, culture e figure professionali di diversi settori e paesi. Ogni giorno c’è l’opportunità di incontrare Chef creativi, di conoscere ingredienti di altissima qualità, di collaborare con architetti e consulenti di tutto il mondo. Ogni nuovo progetto è uno stimolo per apprendere usi e costumi dei differenti paesi, ci si appassiona nel confezionare soluzioni personalizzate ed esclusive per ogni singolo cliente.
Come valuta il livello di preparazione degli imprenditori e dei professionisti nel suo segmento di mercato?
Nel nostro settore gli attori più importanti sono grandi gruppi multinazionali che sicuramente hanno a loro disposizione grandi volumi ma proprio per questo non possono essere molto vicini alle necessità del singolo cliente. Nel nostro segmento c’è ancora molto da fare, manca un po’ la passione e la voglia di innovare e mettersi in gioco per fornire al cliente soluzioni personalizzate – pezzi unici.
Se avesse la bacchetta magica cosa cambierebbe del tessuto imprenditoriale italiano?
Aggiungerei in ogni imprenditore più cuore e più cura per l’ambiente e per le persone.
Quali sono i suoi prossimi obiettivi?
Far conoscere GICO come azienda di qualità, non solo per i prodotti affidabili e duraturi, ma soprattutto come ideatrice di soluzioni personalizzate su misura di ogni cliente