TARI: prepararsi per tempo

Rideterminazione della TA.RI. ai fini dell’abbattimento e del recupero del versato

Sempre di più le imprese con le quali collaboriamo nel momento della formulazione o valutazione dei loro piani ci pongono “problemi da risolvere” per finalizzare al meglio i loro investimento al business e meno a altre voci di zavorra. Problema: Le modalità di calcolo della TA.RI., per troppo tempo, sono state viste come automatismi i cui valori derivati erano incontrovertibili: la Bolletta dell’Ente gestore, anche se fastidiosa, andava pagata così come veniva esposta. La situazione nasce da una frammentazione delle conoscenze: lo Studio dei Geometri si preoccupa di accatastare l’immobile, quello dei Commercialisti di fare la denuncia di avvio attività e l’Amministrazione di controllare che la bolletta sia “giusta”, cioè che i conti tornassero. Ma chi si preoccupava davvero che i dati che andavano a comporre la Bolletta fossero corretti, le agevolazioni e le sanzioni applicate? Nessuno. Soluzione: Con l’introduzione della TA.RI., nel 2014, lo Stato ha effettuato un riordino della materia che spesso non è stato recepito dagli utenti a causa della necessità di competenze particolari che non si trovano nelle normali figure di consulenza (geometra, commercialista). Questo ha fatto sì che i vantaggi del riordino e dell’introduzione di possibilità di riduzione / azzeramento della TA.RI., possibili in moltissimi contesti aziendali non siano a tutt’oggi utilizzate ingenerando una diffusa situazione di sovra pagamento dell’Imposta. A questo si aggiunga che spetta all’utente dimostrare i vantaggi acquisti mentre il Comune nulla è tenuto a fare anche in presenza di conclamato sovra pagamento. Oggi, grazie alla creazione di un team multidisciplinare che sa affrontare la materia nelle sue infinite peculiarità (basti pensare che ad ogni Comune di riferimento fa capo un Regolamento di attuazione con le sue peculiarità), è possibile le verifica accurata con la relativa rivisitazione delle tariffe. Obiettivo Laddove ci siano i presupposti operare per ottenere:
  • il riaccredito delle somme ingiustamente versate per l’anno corrente più i 5 anni precedenti;
  • in caso di accertata evasione, minimizzare le ricadute negative (recupero degli ultimi 6 anni, sanzione del 100%, sanzione accessoria del 30%, interessi di mora e pagamento entro 60
  • giorni) affiancando il Cliente nella negoziazione con il Comune;
  • in caso di accertamento

Tra le più significative possiamo annoverare molte insegne della Distribuzione e GDO, delle catene di ristorazione, delle industrie alimentari, degli alberghi.

Riferimenti normativi:
  • Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 art. 1 comma 164:
  •  “Il rimborso delle somme versate e non dovute deve essere richiesto dal contribuente entro il termine di 5 anni dal giorno del versamento, ovvero da quello in cui è stato accertato il diritto alla restituzione. L’ente locale provvede ad effettuare il rimborso entro 180 giorni dalla data di presentazione dell’istanza”.
In collaborazione con RainMaker, LuganoPer info
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